I rappresentanti del ‘Mondo che vorrei’, che riunisce i familiari delle 32 vittime della strage ferroviaria del 29 giugno 2009 di Viareggio, hanno preso parte a Genova alla cerimonia in ricordo delle vittime del crollo del ponte Morandi. Il presidente, Marco Piagentini spiega in un testo: “Siamo qua oggi, perché non vogliamo dimenticare il dramma di chi è sopravvissuto, di chi ha perso gli affetti più cari per politiche di profitto. La solidarietà la vogliamo esprimere e portare attraverso la partecipazione. Oggi abbiamo visto la presenza delle istituzioni, ben venga, ci farebbe tuttavia piacere vedere con altrettanta solerzia le istituzioni essere presenti anche negli altri 364 giorni dell’anno”.
Piagentini ricorda che l’associazione Il Mondo che vorrei insieme al Comitato Nazionale ‘Noi non dimentichiamo’, che riunisce i comitati dei familiari delle vittime delle più grandi stragi italiane, “lavoriamo perché queste stragi non avvengano più. Le persone a noi care, i nostri figli, non possono, non devono più morire sul posto di lavoro (Matteo Valenti, Torre Vts Genova), su un traghetto (Moby Prince), in una scuola (Salvemini Bologna, Jovine San Giuliano di Puglia, Darwin di Rivoli), bruciati nelle case (Viareggio), in vacanza (Rigopiano) o mentre si attraversa un ponte. Queste solo alcune delle troppe stragi italiane del profitto”.
Il Mondo che Vorrei ringrazia invece “il ministro della Giustizia dal quale abbiamo ricevuto una sincera disponibilità e collaborazione e al quale nell’ottobre del 2018 abbiamo sottoposto il documento del Comitato Nazionale su prevenzione, accelerazione dei processi, tutela dei familiari delle vittime, prescrizione” e “noi siamo concordi che un risultato è stato ottenuto” e “entrerà in vigore dal gennaio 2020: la legge sulla prescrizione”

“NON DIMENTICARE”…facile da dire, difficile per alcuni essere coerenti con queste parole.
Siamo qua oggi, perché non vogliamo dimenticare il dramma di chi è sopravvissuto, di chi ha perso gli
affetti più cari per politiche di Profitto.
La solidarietà la vogliamo esprimere e portare attraverso la partecipazione.
Oggi abbiamo visto la presenza delle Istituzioni, ben venga, ci farebbe tuttavia piacere vedere con
altrettanta solerzia le Istituzioni essere presenti anche negli altri 364 giorni dell’anno.
364 giorni nei quali la nostra associazione, IL MONDO CHE VORREI ONLUS, insieme al Comitato
Nazionale NOI NON DIMENTICHIAMO (comitato che racchiude le associazione delle più grandi Stragi
italiane, dal Vajont fino al Ponte Morandi), lavoriamo perchè queste STRAGI non avvengano più.
Le persone a noi care, i nostri figli, non possono, non devono più morire: sul proprio posto di lavoro
(Matteo Valenti, Torre VTS Genova, ), su un traghetto ( Moby Prince Livorno), in una scuola ( Salvemini
Bologna, Jovine San Giuliano di Puglia, Darwin di Rivoli), bruciati vive nelle proprie case ( Via Ponchielli,
Viareggio ), mentre si è in vacanza in un Hotel ( RIGOPIANO) o mentre si attraversa un ponte…queste
solo alcune delle troppe STRAGI ITALIANE DEL PROFITTO.
Per questo vogliamo ringraziare il Ministro di Giustizia dal quale abbiamo ricevuto una sincera
disponibilità e collaborazione e al quale nell’ottobre del 2018 abbiamo sottoposto il documento del
COMITATO NAZIONALE che racchiude i seguenti punti:
1. LA PREVENZIONE
2. L’ACCELERAZIONE DEI PROCESSI
3. LA TUTELA DEI FAMILIARI DELLE VITTIME
4. LA PRESCRIZIONE
Su quest’ultimo, tutti noi siamo concordi che un risultato è stato ottenuto, nonostante nessuno di noi ne
potrà beneficiare, ma proprio per quel senso VERO di responsabilità lo abbiamo fortemente voluto e ne
siamo felici perché entrerà in vigore dal Gennaio 2020: LA LEGGE SULLA PRESCRIZIONE.
Come già annunciato il 29 Giugno scorso, vogliamo in questa occasione anche noi sottolineare il
concetto espresso dal COMITATO NAZIONALE: “qualsiasi governo nasca, qualsiasi coalizione si sieda al
Parlamento, Nessuno, ripeto Nessuno, si permetta di cancellare o rendere inefficace tale legge.
Chi lo farà, si assumerà la responsabilità di fronte alle Vittime di tutte queste Stragi e ai loro famigliari e
si renderà complice di chi, commettendo un crimine atroce, non vuole assumersi le proprie
responsabilità e cerca una scappatoia per non essere giudicato”.
Ribadiamo, dunque, che per tutte le associazioni Italiane dei familiari delle vittime e per Il MONDO CHE
VORREI tutto ciò sarebbe INACCETTABILE.
Noi, insieme al COMITATO NAZIONALE e le decine di associazioni, vigileremo e saremo disposti ad ogni
forma legale di protesta e/o di battaglia perché questo non accada

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